Alla scoperta dell’Abbazia di Montecassino a Cassino

Abbazia di Montecassino a Cassino

Cassino è un comune in provincia di Frosinone nel Lazio e sorge ai piedi di un colle in un luogo storicamente strategico per le comunicazioni tra il centro e il sud d’Italia. Durante la seconda guerra mondiale la città fu quasi completamente distrutta dai bombardamenti e successivamente ricostruita nel dopoguerra.

In epoca romana la città, col nome di Casinum, fu un importante centro, con un anfiteatro, un teatro, diversi templi, un foro per il commercio e gli affari, un acquedotto lungo oltre 20 km e sontuose ville costruite da personaggi potenti delle vicina Roma.

Sul colle sorge la celebre abbazia di Montecassino a Cassino la cui costruzione risale al 529 a.C., quando San Benedetto da Norcia vi fondò il suo primo monastero al posto di un tempio pagano dedicato ad Apollo. Su questo monte San Benedetto scrisse la Regola Benedettina che divenne il riferimento per tutto il monachesimo europeo (famoso il motto “ora et labora”). Il convento divenne ben presto uno dei maggiori centri culturali del medioevo.

L’abbazia di Montecassino a Cassino fu distrutta per la prima volta nel 580 dai longobardi di Zetone e ricostruita ne 718; fu distrutta successivamente dai Saraceni nell’883 e riedificata nel 949. Venne distrutta per la terza volta da un terremoto del 1349 e ricostruita nel 1366. Durante la seconda guerra mondiale, nell’infuriare della battaglia di Cassino del 1944, fu bombardata e distrutta dagli alleati perché ritenevano (a torto) che avesse dato rifugio ai soldati tedeschi. Invece vi erano rifugiati dei civili italiani. Completamente ricostruita nel dopoguerra, fu riconsacrata da Paolo VI nel 1964.

Per visite guidate all’abbazia, sono disponibili le guide della Cooperativa La Tana, che conoscono in maniera approfondita la storia, l’arte e la cultura del monastero e sono le più idonee ad accompagnare i visitatori al suo interno.